sabato 24 novembre 2012

Qualcuno

Curvi da cinquecento anni sopra l'enorme città che li ignora, essi contemplano senza stancarsi gli immutabili consessi della stupidità umana. Seguono attraverso le età, le imprese del vecchio uomo ossessionato dagli affanni carnali, e dell'attrattiva del lucro; respirano l'esalazione dei vizi indistruttibili, sorvegliano la crescita dei vecchi peccati, verificano il basso livello dell'eterno sudiciume nutrito dall'ipocrita letamaio di questi tempi fiacchi. Sentinelle poste in luoghi dimenticati, su soglie perdute nell'aldilà dei venti, eseguono una sconosciuta consegna in una lingua morta. Sogghignano, digrignano i denti, rampognano, senza pietà per gli spaventosi affanni che risuonano tuttavia, sotto i loro piedi, nei dolorosi letti degli ospedali vicini.

J.K. Huysmans, Qualcuno

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