sabato 24 novembre 2012

Et Voilà!

Qualcuno

Curvi da cinquecento anni sopra l'enorme città che li ignora, essi contemplano senza stancarsi gli immutabili consessi della stupidità umana. Seguono attraverso le età, le imprese del vecchio uomo ossessionato dagli affanni carnali, e dell'attrattiva del lucro; respirano l'esalazione dei vizi indistruttibili, sorvegliano la crescita dei vecchi peccati, verificano il basso livello dell'eterno sudiciume nutrito dall'ipocrita letamaio di questi tempi fiacchi. Sentinelle poste in luoghi dimenticati, su soglie perdute nell'aldilà dei venti, eseguono una sconosciuta consegna in una lingua morta. Sogghignano, digrignano i denti, rampognano, senza pietà per gli spaventosi affanni che risuonano tuttavia, sotto i loro piedi, nei dolorosi letti degli ospedali vicini.

J.K. Huysmans, Qualcuno

martedì 13 novembre 2012

Carceri


Piranesi

Io per le vacue vie, lungo le mura
gialle, ove ochieggia e si dibatte e sale
l'incubo, io sogno un sogno mio spettrale;
e il ricordarlo, e il dirlo, m'impaura.

La terribil scalèa, più solitaria
che la più solitaria gola alpina,
la scalèa maledetta e leggendaria,

Fra cento archi e colonne ascende e gira,
irta di travi, cadente in rovina,
tetra Babele dalla immane spira.

Torino, maggio 1881, Giovanni Camerana