lunedì 31 maggio 2010

Tutto rideva storto



"In seguito, conobbe i ragazzi. Tigrane d'Ybreo, figlio di un armeno del Cairo, collezionava francobolli e preparava dolci rivoltanti sopra una lampada a benzina. La sorella Idgi portava abiti nuovi e scarpe sfondate. I due ballavano insieme. Le scarpe sfondate e le torte al miele rivelavano una stirpe regale ma sordida. Jacques sognava quella cucina e quei buchi. Ne aveva invidia. Vi vedeva l'unico modo per essere come quei due gatti sacri. Decise di collezionare francobolli e preparare caramelle alle mandorle. Consumava con studio le scarpe da tennis.

Idgi tossiva. Aveva la tubercolosi. Tigrane si ruppe una gamba pattinando. Il padre riceveva telegrammi. Un mattino partirono, tossendo, zoppicando, seguiti da un cane misterioso come Anubi.

Jacques tossiva. La madre impazzì d'angoscia. Tossiva per amore. Per strada, zoppicava di nascosto."

J.Cocteau, la spaccata

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