giovedì 27 dicembre 2012
lunedì 24 dicembre 2012
lunedì 3 dicembre 2012
Sans
Lucidità tagliente, invoco il dormiveglia.
Armate marciano in brughiere senza fine,
cielo grigio e canti goliardici.
Il tempo non conta,
non lo si conosce più.
Un pozzo d'acqua argenteo,
pezzo di cielo che riflette sè stesso.
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sabato 24 novembre 2012
Qualcuno
Curvi da cinquecento anni sopra l'enorme città che li ignora, essi contemplano senza stancarsi gli immutabili consessi della stupidità umana. Seguono attraverso le età, le imprese del vecchio uomo ossessionato dagli affanni carnali, e dell'attrattiva del lucro; respirano l'esalazione dei vizi indistruttibili, sorvegliano la crescita dei vecchi peccati, verificano il basso livello dell'eterno sudiciume nutrito dall'ipocrita letamaio di questi tempi fiacchi. Sentinelle poste in luoghi dimenticati, su soglie perdute nell'aldilà dei venti, eseguono una sconosciuta consegna in una lingua morta. Sogghignano, digrignano i denti, rampognano, senza pietà per gli spaventosi affanni che risuonano tuttavia, sotto i loro piedi, nei dolorosi letti degli ospedali vicini.
J.K. Huysmans, QualcunoPubblicato da Prismatic Room alle 16:54 0 commenti
martedì 13 novembre 2012
Carceri
Piranesi
Io per le vacue vie, lungo le mura
gialle, ove ochieggia e si dibatte e sale
l'incubo, io sogno un sogno mio spettrale;
e il ricordarlo, e il dirlo, m'impaura.
La terribil scalèa, più solitaria
che la più solitaria gola alpina,
la scalèa maledetta e leggendaria,
Fra cento archi e colonne ascende e gira,
irta di travi, cadente in rovina,
tetra Babele dalla immane spira.
Torino, maggio 1881, Giovanni Camerana
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